Manichini senza volto che come fantasmi si aggirano tra i ragazzi della ‘movida’; un’enorme scritta colorata che invita a non guidare sotto effetto di alcol e droghe; una macchina che si cappotta dopo un incidente, da dove fuoriescono centinaia di bottiglie di alcol. Questi i tre progetti dei 22 totali proposti dagli studenti di architettura dell’Università di Firenze che saranno realizzati a breve nell’ambito di un progetto di ‘guerrilla marketing’ legato alla campagna di sicurezza stradale DAVID promossa dal Comune di Firenze e dall’associazione Lorenzo Guarnieri.
Tutti i progetti sono in mostra fino al 16 settembre nel Cortile della Dogana di Palazzo Vecchio (ingresso libero). L’esposizione è stata realizzata di concerto con la facoltà di Architettura e l’agenzia di comunicazione Catoni&Associati ed è nata sei mesi fa grazie al coinvolgimento di un centinaio di studenti coordinati dal professor Leonardo Chiesi che tiene il corso di sociologia urbana. A questi ragazzi, prossimi architetti, è stato descritto il piano DAVID sulla sicurezza stradale ed è stato proposto di presentare dei progetti di “guerriglia marketing”, cioè idee inconsuete e sorprendenti, fuori dagli schemi, per realizzare degli allestimenti da collocare in vari punti della città che attirino l’attenzione del passante e facciano riflettere tutti sui comportamenti che occorre tenere quando ci si mette alla guida. Tre progetti sono stati già finanziati dagli enti promotori (il Comune e l’Associazione Lorenzo Guarnieri) e a breve saranno realizzati. Gli altri sono in attesa di finanziamento.
Il Piano DAVID per la sicurezza stradale è stato consegnato dall’associazione Lorenzo Guarnieri al Comune di Firenze circa un anno fa. David è un acronimo che sta per: Dati e analisi (ottimizzazione della raccolta dati sugli incidenti stradali); Aderenza alle regole (a partire da più controlli); Vita e educazione (diffusione di maggiore conoscenza delle regole e consapevolezza dei pericoli); Ingegneria (ovvero la messa in sicurezza delle infrastrutture e l’incentivazione di nuove tecnologie); Dopo la violenza (supporto alle famiglie e formazione degli operatori). L’obiettivo del progetto è di ridurre, entro il 2020, del 50% il numero di decessi e dei feriti gravi, ovvero salvare approssimativamente 58 vite umane. Tra le iniziative, la raccolta di firme per la proposta di legge di iniziativa popolare per l’introduzione dell’ ‘omicidio stradale’, che prevede l’inasprimento delle pene per chi causa incidenti guidando sotto l’effetto di alcol o droga.
La mostra è stata inaugurata dal sindaco Matteo Renzi, da Stefano e Stefania Guarnieri, dell’associazione intitolata al figlio morto in un incidente stradale, dal preside di architettura Saverio Mecca e dal professor Chiesi, insieme a ragazzi che hanno partecipato al progetto.
“Il progetto DAVID – ha sottolineato il sindaco Matteo Renzi – invita l’amministrazione a uno sforzo costante e continuo che comprende il miglioramento delle strade, maggiori controlli, iniziative di sensibilizzazione. Il Comune è anche in prima fila nella proposta sull’ ‘omicidio stradale’, che speriamo sia messo in cantiere prima della fine della legislatura”. “Questa mostra – ha aggiunto – va proprio nella direzione di una sempre maggiore sensibilizzazione di questo problema: la sicurezza si crea ogni giorno, non solo in occasione di incidenti stradali”