Valero e Gonzalo arrivati a Firenze quando in Spagna non avevano più mercato, esclusi dalle nazionali del loro paese, sono stati coccolati, fatti tornare ai massimi livelli in cambio di insignificanti campionato di serie B spagnolo.
Rinoscenza è un termine che non esiste nel vocabolario dei calciatori
Che delusione! Barja Valero ha dato un paio punti alla teoria dei fratelli Della Valle. Il comportamento del centrocapista spagnolo, sulla stessa falsa riga di Gonzalo, ha messo in scena una farsa.
Perchè? Semplice. Valero voleva rimanere a Firenze ma allo stesso tempo un allungamento del contratto con un ritocco dell’ingaggio. La società non ha accettato questa specie di ricatto e ha confermato il contratto in essere.
Stessa politica messa in atto da Gonzalo per cercare di chiudere la carriera a Firenze con la possibilità di allungare il contratto e mettere in tasca più soldi senza considerare la sua condizione.Pronto a fare la panchina per fare il pensionato d’oro sotto la torre di Maratona. Il gioco è stato scoperto e Gonzalo, guarda caso con tutte le richieste che vantava è ancora in cerca di una casa. Costretto, se vuol giocare a tornare in Argentina.
Copia esatta per Valero che pensava di mettere in tasca più soldi di quanto stabilito a suo tempo rimanendo a Firenze con l’biettivo di avere un posto fisso in prima squadra. Se questo non fosse avvenuto rimaneva a lei e famiglia la soddisfazione di aver allungato il contratto (cosa che ha chiesto all’Inter) e messo in saccoccia più soldi
“Non credo più all’amore per la maglia. Borja aveva un ottimo contratto poteva rimanere”
Parola di Vincenzo Guerini
A Pentasport di Radio Bruno arrivano le parole dell’ex viola Vincenzo Guerini: “Borja Valero ha dato il cambio che cercavamo dopo il disastro del 2011. Rappresentava il cambiamento di filosofia, da un punto di vista calcistico è stato determinante per far vedere il calcio più bello che si sia visto in Italia negli ultimi anni. Dal punto di vista umano io ho smesso di credere ai giuramenti eterni, avevo suggerito che secondo me era sbagliato fare un contratto di 4-5 anni a un giocatore di più di 30 anni, ma la mia parola era l’ultima a essere ascoltata. Lui se era così innamorato di Firenze poteva rimanere, aveva altri due anni di contratto. Non ho dubbi che avrebbe giocato titolare nella Fiorentina se fosse riuscito a giocare sui suoi livelli. E’ un uomo di grande cultura. Indubbiamente ha una personalità spiccata e sono convinto che l’Inter abbia fatto un grande colpo. Avevo un rapporto professionale con lui. Mercato? La sensazione da fuori è che sia difficile pensare che giocatori di livello alto possano desiderare di venire a Firenze. Basti vedere cosa succede con Bernardeschi, Borja Valero e Kalinic. I giocatori sono furbi, sanno cosa rischiano a tornare nell’anonimato. E’ indubbio che se Borja va via ci sarà il benestare anche dell’allenatore. Tutto dipende da come si sostituiscono i giocatori. Bisogna trovare l’equilibrio giusto”.