Dal Lungarno alle “sabbie nobili” del Forte dei Marmi. Trasferta versiliese per il noto ristorante Harry’s Bar Firenze che ha portato al Bagno Silvio del Forte un assaggio dell’antico bar che si affaccia sulla riva destra dell’Arno.
Stile inconfondibile nella proposta del tradizionale Bellini, del Negroni e del Martini che non hanno mai risentito di mode che hanno fatto la moda. In particolare il Martini proposto eccezionalmente in un piccolo bicchiere disegnato dal barman Thomas Martini.
Di fatto, Harry’s Bar Firenze in Versilia è stata una sorta di “gustoso” tormentone estivo dopo che al Caffè della Versiliana era stato presentato il libro sulla storia di questo american bar nato nel 1953 dall’amicizia del suo fondatore Enrico Mariotti con Giuseppe Cipriani che già aveva aperto a Venezia il suo primo Harry’s Bar.
Un mito, non ancora tramontato, e sempre vivo a livello internazionale. E poi una curiosità: Margaux Hemingway, attrice, nipote del grande Ernest, volle “battezzare” a Firenze il suo personale sgabello al bar: si fece portare una bottiglia di champagne, staccò l’etichetta e l’appiccicò sotto il seggiolino ancora esistente.
In Versiliana il direttore Roberto Focardi, autore del simpatico e documentato volume insieme ad Alessandro Querci, aveva ricostruito in un angolo della pineta tanto cara a Gabriele d’Annunzio una scenografia che, a grandezza naturale, riproponeva l’ antico banco del bar. È stato un vero evento che poi, a fine agosto si è ripetuto allo storico bagno Silvio della Famiglia Dazzi che nel 2019 compirà 100 anni, oggi condotto dalla quarta generazione con al timone Gianluca.
Chissà che la prossima estate l’Harry’s Bar di Firenze non si trasferisca per un paio di mesi sulle “sabbie nobili” di Forte dei Marmi.