Da diversi anni ormai la mobilità mondiale si sta ridisegnando adattandosi alle innovazioni tecnologiche che ogni anno subiscono miglioramenti importanti. Questa rivoluzione tecnologica e di mobilità ha inizio negli anni 80 e 90 in molti paesi europei e americani. In Italia la sperimentazione è cominciata nel 2001 a Milano con il primo servizio di car sharing e si sta progressivamente allargando anche grazie alla EUROPEAN MOBILITYWEEK che si terrà dal 16 al 22 settembre in molte città della penisola.
Dalla ricerca emerge come solo il 24% degli italiani abbia usato almeno una volta il servizio di car sharing e che coloro che lo usano lo fanno in maniera discontinua. Tra questi il 6% ha dichiarato di servirsi delle “macchine condivise” più di una volta a settimana, l’11 % sostiene di utilizzarle al massimo 1 volta nell’arco di 7 giorni e Il 31% meno di 5 volte l’anno.
Milano, senza sorprese, si conferma in Italia la città a più alta mobilità sostenibile, o meglio i milanesi si classificano primi tra coloro che hanno già sperimentato il servizio (37%). Al secondo e al terzo posto si posizionano rispettivamente i fiorentini (33%) e i palermitani (26%). Questi ultimi utilizzano un servizio di car sharing caratterizzato da potazioni fisse in cui è obbligatorio lasciare i veicoli al termine del noleggio. Roma invece, sebbene occupi il primo e secondo posto rispettivamente come parco auto e numero di noleggi, è la quarta città in Italia per utilizzo del servizio(25%).
Il fenomeno sembra essere, inoltre, molto legato alle diverse fasce d’età: hanno già usufruito del servizio il 37% dei giovani compresi fra i 25 e i 34 anni, contro il 13% degli over 65. Tra gli aspetti più apprezzati vi è sicuramente il fattore economico, indicato dal 40% degli intervistati, che considera la formula car sharing più economica rispetto ai tradizionali mezzi di trasporto privati. Molti di essi optano però per la doppia preferenza, scegliendo anche la comodità (24%) e indicando il servizio come più ecologico rispetto all’auto di proprietà (28%).
Nonostante la notorietà di alcuni operatori nel mercato del car sharing, il 55 % degli intervistati si è detto non consapevole dei termini di copertura assicurativa per il guidatore, per l’auto o lo scooter e dei servizi di assistenza stradale previsti in caso di necessità. Il 72% degli intervistati ritiene, tuttavia, che le condizioni di assistenza e di assicurazione sulla persona siano aspetti differenzianti per l’utilizzo di una vettura o uno scooter condiviso.