“I soldi ci sono, ma non è una questione di soldi, è di cosa ci vogliamo fare”. Il ministro Carlo Calenda, a Firenze per inaugurare Pitti uomo, conferma l’approvazione del piano per il Made in Italy per i prossimi 3 anni (con relative risorse), e porta l’attenzione sui temi del futuro per la moda: sostenibilità e reciprocità. “Abbiamo costruito un meccanismo di governance – ha detto – che non deve cadere col Governo ma andare avanti. Dobbiamo sempre immaginare formati diversi, cambiare la tipologia di eventi. Il classico cambia, i canali di vendita cambiano. Cambiano anche i calendari”. Ha poi detto che prima della fine di gennaio è in programma un’iniziativa in Europa, con Camera della Moda, sul tema della sostenibilità: “Credo debba entrare in maniera sempre più importante. Se fai un accordo di libero scambio con un paese produttore di tessile, quel paese ne può beneficiare se e solo se rispetta criteri minimi di sostenibilità. Questa è la seconda fase della globalizzazione, che deve essere riequilibrata”.