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Riaffiorato il lastricato ottocentesco di piazza della Repubblica durante i lavori di pavimentazione

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L’antica Firenze riaffiora sotto il lastricato ottocentesco di piazza della Repubblica grazie agli scavi avviati per la ripavimentazione e sono in programma alcune visite guidate temporanee per visitare un pezzo inedito di città. Nella piazza sono in corso i lavori di riqualificazione da parte della Direzione Nuove Infrastrutture e Mobilità del Comune di Firenze. I cantieri hanno aperto, dopo 130 anni, una finestra sull’antico tessuto medievale e sulla lunga storia della Piazza: dal foro romano all’assetto ottocentesco. 

Il Comune di Firenze e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato hanno deciso quindi di offrire a cittadini e turisti la possibilità di visitare i resti archeologici che sono emersi, guidati dagli archeologi di Cooperativa Archeologia che stanno eseguendo le indagini sotto la direzione scientifica della Soprintendenza. Le visite guidate, gratuite, si svolgeranno nelle mattine di sabato 31 Marzo, sabato 7 Aprile e domenica 8 Aprile 2018. 

E’ necessaria la prenotazione telefonando al numero di Cooperativa Archeologia 055 5520407 o scrivendo all’indirizzo mail: turismo@archeologia.it (in caso di maltempo le visite potranno subire variazioni circa tempi e modalità). In merito ai lavori sulla piazza gli uffici della mobilità comunali precisano che l’intervento sta procedendo anche se i ritrovamenti comportano una modifica nella modalità di esecuzione dei lavori con un allungamento di alcuni giorni dei tempi previsti dal cronoprogramma iniziale. I cantieri si chiuderanno a fine estate. 

CENNI STORICI 

Piazza della Repubblica è da sempre la “piazza” di Firenze, dalla sua fondazione in epoca romana fino ai giorni nostri. Qui infatti sorgeva il Foro di Florentia, con il Tempio dedicato alla Triade Capitolina, e qui si incrociavano il cardo e il decumanus massimi, nel punto in cui ora si trova la Colonna dell’Abbondanza. Nel medioevo l’area fu circondata dalle torri delle più importanti famiglie fiorentine, al centro era posto il Mercato, lo spazio pubblico destinato ai commerci. Il Mercato Vecchio, così chiamato per distinguerlo dal Mercato Nuovo vicino a Ponte Vecchio, era un insieme di botteghe e bancarelle che ad est si affacciava sulla Loggia del Pesce, realizzata da Giorgio Vasari tra il 1568 e il 1569. Nel Cinquecento il tessuto abitativo circostante venne occupato dal Ghetto, dove il Granduca Cosimo I aveva obbligato a risiedere gli ebrei della città, così popoloso da comprendere due Sinagoghe. Negli ultimi decenni dell’800, in occasione delle trasformazioni per Firenze Capitale, si sviluppò un’accesa discussione sulla necessità di “risanare” l’area del Ghetto. Prevalse il progetto di demolizione che, partito dall’area del Mercato, interessò buona parte del centro cittadino cancellando l’antico tessuto medievale. Nel 1888 iniziarono le demolizioni nell’area nord della Piazza: dopo il Vecchio Mercato vennero distrutte torri medievali, chiese, le sedi delle Arti, botteghe e abitazioni per realizzare la Piazza nella sua attuale configurazione. Sono questi i resti che stanno attualmente emergendo dal sottosuolo di Piazza della Repubblica. 

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