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Emergenza acqua nonostante il lago di Bilancino

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“Siamo di fronte ad una situazione preoccupante e mai vista da quando esiste l’interconessione Bilancino-Anconella – spiega D’Angelis – Generalmente tra ottobre e novembre il lago arrivava quasi al colmo di piena e invece proprio nella stagione autunnale è mancata la ricarica e la scorta di piogge che garantiva una riserva in vista dell’estate successiva. Sorgenti, torrenti, fiumi sono in secca da settimane e purtroppo le previsioni non ci tranquillizzano, ci sarà qualche spruzzo per il fine settimana, ma niente di risolutivo a breve. L’emergenza siccità ci tiene in allarme per rifornire nell’immediato i centri urbani non collegati all’Anconella”.

Il sistema Bilancino-Anconella nonostante le difficoltà climatiche sta reggendo bene e per adesso Publiacqua con una decina di autobotti integra le risorse locali nel territorio non interconnesso alle cosiddette Autostrada e Superstrada dell’acqua che spingono risorsa nei 7.000 km di tubazioni da Firenze verso Prato e Pistoia e nel Chianti. Publiacqua non ha mai smesso di inviare carichi di acqua a Panzano e Montefioralle nel comune di Greve in Chianti e in alcune aree collinari delle province di Prato e Pistoia.
“L’appello che rivolgiamo a tutti è di aiutarci a gestire insieme l’emergenza, per questo rinnoviamo l’invito alla massima collaborazione non sprecando acqua potabile in maniera impropria per annaffiare troppo i giardini che in questa stagione non ne hanno bisogno o a lavare l’auto o a lasciarla scorrere inutilmente. Usiamola solo per esigenze strettamente potabili, alimentari e igieniche, come indicato anche da numerose ordinanze comunali. Da parte nostra abbiamo squadre un po’ ovunque che stanno intervenendo per ridurre le perdite di rete, tappando i buchi di una rete che per un terzo è da rottamare”.
In questi mesi Publiacqua ha messo in campo risorse e interventi strutturali per aumentare la quantità d’acqua a disposizione dei territorio maggiormente in difficoltà ed ha commissionato vari studi sul territorio per individuare aree dove far sorgere nuovi possibili piccoli invasi: “La straordinaria siccità di quest’anno ha confermato l’importanza strategica di Bilancino e la lungimiranza della classe dirigente che negli anni Settanta e Ottanta ha messo in cantiere un’opera senza la quale noi saremmo al disastro e l’Arno sarebbe stato ridotto a un rigagnolo. Oggi serve quella capacità di realizzazione, vanno creati altri “piccoli Bilancino”, nuove infrastrutture in altre zone, dalla diga di Gello a Pistoia ai due invasi nel Chianti sulla Pesa ela Greve e sul Bisenzio pratese. Possiamo mettere in sicurezza anche le zone collinari e montane con riserve idriche fondamentali per ogni emergenza. I cambiamenti climatici, ormai sotto gli occhi di tutti, rendono questi passaggi ancora più urgenti. In Toscana negli ultimi dieci anni sono piovuti ogni anno in media circa 20 miliardi di metri cubi di acqua. Il fabbisogno regionale è intorno ad 1 miliardo. C’è tanta pioggia da catturare e conservare per periodi come questo”.

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