Attacco delle zanzare alla salute dei cittadini che sono stati invitati dall’assessorato all’ambiente (nella foto l’assessore Bettini) a una serie di iniziative per evitare che le uova delle zanzare trovino la situazione migliore per crescere. In caso contrario sono previste multe salate. Ma nel Mugnone improvvisamente due anni fa è arrivato il consorzio di bonifica con il vulcanico presidente Bottino che ha fatto sotto il ponte bailey il muretto che incanalava l’acqua per evitare il ristagno.
UN VERO ALLEVAMENTO INTENSIVO DI ZANZARE SOTTO LA SUPERVISIONE DEL CONSORZIO GUIDATO DA BOTTINO.
Se un cittadino si dimentica di togliere l’acqua da un sottovaso rischia ma al consorzio è permesso fare acquatrini senza alcun motivo specifico. Almeno sulla carta.
E’ quindi necessario che i cittadini mettano in atto misure di prevenzione e di trattamento nelle aree di loro competenza, affiancandosi efficacemente all’azione dell’Amministrazione comunale poiché la mancata manutenzione ordinaria degli spazi verdi privati può vanificare. Salvo gli interventi di Bottino.Realisticamente l’eliminazione della zanzara tigre è difficilmente perseguibile, ma è possibile rallentare significativamente l’estensione dei focolai attuando nelle aree private delle semplici e periodiche operazioni. Poi nel Mugnone ci pensa società pubbliche a incentivare il proliferare delle zanzare
Cosa possono fare i cittadini
◾trattare regolarmente con prodotti larvicidi (in base alle indicazioni riportate in etichetta) i tombini e le zone di scolo e ristagno
◾eliminare i sottovasi e, ove non sia possibile, evitare il ristagno di acqua al loro interno e vuotare o capovolgere gli annaffiatoi
◾verificare che le grondaie siano pulite e non ostruite
◾coprire le cisterne e tutti i contenitori dove si raccoglie l’acqua piovana con coperchi ermetici, teli o zanzariere ben tese oppure, in alternativa, introdurre prodotti larvicidi
◾tenere pulite fontane e vasche ornamentali, favorendo la lotta integrata con predatori naturali.
Cosa NON devono fare i cittadini
◾accumulare contenitori o altri oggetti (es. copertoni) che possono raccogliere anche piccole quantità di acqua stagnante;
◾lasciare che l’acqua ristagni sui teli utilizzati per coprire cumuli di materiale e legna;
◾lasciare gli annaffiatoi e i secchi con l’apertura verso l’alto;
◾lasciare le piscine gonfiabili e altri giochi pieni di acqua per più giorni.
Anche gli enti pubblici si devono ADEGUARE alle direttive dell’assessorato all’ambiente