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Area Disabili Sensoriali, l’iniziativa di 13 Opi provinciali

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Sui siti web di tredici ordini delle professioni infermieristiche sono state inserite una serie di sezioni inerenti la professione infermieristica dedicate ai disabili sensoriali e loro care giver. L’iniziativa, presentata ufficialmente lo scorso maggio alla Presidenza della Repubblica, si chiama Area Disabili Sensoriali ed è stata promossa dall’Opi di Carbonia Iglesias che con questo progetto ha realizzato per la prima volta in Italia un’iniziativa istituzionale per il recepimento della Legge Stanca (4/ 2004) su «Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici». Da Carbonia Iglesias il progetto si è allargato ad altri 13 ordini delle professioni infermieristiche, con l’obiettivo di dare risposta alle necessità delle comunità di non vedenti e non udenti: essere posti nelle stesse condizioni di chi vede e sente. Inoltre ha registrato l’interessamento da parte di Opi Firenze-Pistoia. Ne abbiamo parlato con Graziano Lebiu, presidente dell’Opi di Carbonia Iglesias.

Quando è nato il progetto Area Disabili Sensoriali e in risposta a quali necessità?
«Il progetto area disabili sensoriali nasce come iniziativa volta al recepimento della Legge Stanca del 9 gennaio 2004, n. 4 (G.U. n. 13 del 17 gennaio 2004) recante Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici. Come enti di diritto pubblico non economico gli Ordini delle Professioni Infermieristiche rientrano nell’alveo dei destinatari della norma ed è stato ritenuto corretto declinarne l’applicazione per la prima volta in Italia».

Come si struttura e quali sono le finalità del progetto?
«L’area disabili sensoriali offre quattro sezioni agli utenti non vedenti e sordi e loro familiari e/o care giver che avessero interesse e necessità di approfondire sulla professione infermieristica in particolare, anche se cominciano ad essere fruibili documentazioni normative sanitarie più generali. Include una sezione video nella lingua dei segni e contenente documenti utili e accessibili agli ipoacusici, due sezioni audio contenente documenti utili e accessibili agli ipovedenti – non vedenti, una sezione testuale contenente documenti utili e accessibili agli ipoacusici. Il progetto è inoltre integrato da un testo in Braille contente le medesime informazioni dell’area o line e disponibile nelle unità operative e nei servizi nella provincia degli OPI che aderiscono all’iniziativa».

Perché è importante offrire ai disabili sensoriali contenuti in tema di professione infermieristica?
«Abbiamo valutato in tantissime altre disabilità più di una barriera da rimuovere per la fruizione di risposte assistenziali all’altezza delle aspettative e dei diritti dei cittadini. Con la stessa attenzione, la professione infermieristica sarà sempre la prima a cercare soluzioni anche nelle difficoltà delle disabilità sensoriali e quindi nella sfera della comunicazione, testimoniando come si possano declinare a livello territoriale sollecitazioni della nostra FNOPI a recepire leggi delle Stato, alla buona amministrazione e alla competente rappresentanza degli Ordini Professioni Infermieristiche provinciali che presiediamo unitamente al Consigli Direttivi. Ci siamo impegnati e continueremo a dedicarci per intercettare una necessità delle comunità dei ciechi e dei sordi: essere posti nelle medesime condizioni di chi vede e sente, nel nostro caso per mano degli infermieri ai quali si affidano nel contesto della responsabilità del governo dell’assistenza ospedaliera e territoriale, intimamente convinti che questo gesto di riguardo nei confronti dei nostri interlocutori abbia un valore aggiunto e un peso specifico che l’infermieristica meritava di vedere inclusi e riconosciuti e annoverare tra le qualità che la contraddistinguono tra le professioni d’aiuto e sanitarie. Il progetto area disabili sensoriali non si limita a pubblicizzare un video da parte di una infermiera sorda o da un infermiere interprete o un libro in braille fine a se stesso o un audio realizzato da studenti infermieri, ma a condividere con i cittadini una lettura del mondo che circonda l’ambito nel quale gli infermieri dei nostri territori operano quotidianamente e che parte dai bisogni dei più fragili e dei non percepiti».

Quali sono i contenuti disponibili e dove sono reperibili?
«Rendiamo pubblico tutto il percorso che caratterizza l’infermieristica dal 1994 a tutt’oggi, in undici documenti: il Profilo Professionale DM 739/94, il Profilo Professionale Infermiera Pediatrica DM 70/97, il Codice Deontologico, il Patto Cittadino Infermiere, la Carta Europea dei Diritti dell’Ammalato e il Codice di Comportamento dei Pubblici Dipendenti. E ancora il Giuramento dell’Infermiere le Leggi 42/9, 24/2017 e 219/2017, Slow Medicine. È imminente inoltre la pubblicazione della Legge 3/2018. Altre se ne aggiungeranno nel medio termine. I contenuti sono disponibili nei siti internet degli OPI Carbonia Iglesias, Bologna, Frosinone, Pavia, Pordenone, Pescara, Ragusa, Foggia, Ancona, Rimini, Alessandria, Napoli, Salerno, Oristano».

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