Si conclude oggi Trentodoc, evento in collaborazione col critico enogastronomico Luigi Cremona presente in undici prestigiosi locali di Firenze con le sue bollicine di montagna. In alcuni ristoranti, enoteche e wine-bar scelti accuratamente per l’occasione è possibile scoprire i segreti e le caratteristiche del metodo classico trentino. Dopo il brindisi evvenmuto da Barthel (via dei Serragli, martedì 18 alle ore 18), l’appuntamento di Firenze presenterà il Trentodoc, marchio che raggruppa 38 produttori di metodo classico trentino che verrà proposto in luoghi assai differenti tra loro ma particolarmente prestigiosi e caratteristici. Le bollicine di montagna degustate in locali tradizionali, moderni, eleganti o rivolti ad una clientela giovanile hanno e stanno ottenendo un ottimo riscontro. Eccoli: c’è «Da Burde» dove opera il sommelier Andrea Gori, o – celebre per i suoi aperitivi in terrazza – «Il Salviatino», fino all’originale «Barthel», dove gli artigiani lavorano i propri oggetti e arredamenti di pregio. Da «Ino» si potrà abbinare il Trentodoc ai richiestissimi panini di Alessandro Frassica, mentre il «Ristorante Ora D’Aria» conserva l’impronta di Marco Stabile in cucina. C’è il «Santo Bevitore» e poco lontano il «Santino», ideale per sorseggiare un bicchiere di buon vino e stuzzicare assaggi di cucina toscana. Coinvolti anche «Le Volpi e l’Uva» nei pressi del Ponte Vecchio, apprezzata per le selezioni di formaggi francesi e italiani, o i «Lungarno Hotel», di proprietà della famiglia Ferragamo. E ancora: «Il Magazzino» in Piazza della Passera, e il nuovissimo «Solo Toscano».